Moschea pakistana esplode per un attentato: centinaia di morti
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Attentato in una moschea: centinaia di morti

moschea mustafa sharm el sheikh

Sarbakaf Mohmand ha rivendicato l’attentato avvenuto ieri nella moschea pakistana di Peshwar, messa in atto per la morte di suo fratello.

In una moschea in Pakistan è avvenuta una strage in seguito ad un’esplosione. Ad essere presa di mira è la moschea situata nella città pachistana di Peshawar. L’esplosione ha provocato il decesso di almeno 61 persone ed il ferimento di altre 157. A provocare la strage è stato lo scoppio di una mina. 

La vicenda è legata alla morte di Umar Khalid Khorasani, uno dei comandanti dei Taleban pachistani, avvenuta lo scorso agosto 2022 in Afghanistan. In questo frangente il movimento aveva puntato il dito contro i servizi segreti pachistani. 

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La rivendicazione dell’attentato

Nella giornata di ieri, 30 gennaio 2023, attraverso un comunicato emanato a distanza di un paio di ore dallo scoppio della mania, Sarbakaf Mohmand, leader del Tehreek-i-Taleban Pakistan ha rivendicato l’attacco avvenuto nella moschea in Pakistan. 

Sarbakaf Mohmand è il fratello del comandante talebano ucciso in agosto. L’attacco all’interno della moschea è stato condotto da un attentatore suicida di 25 anni. Il giovane si è fatto esplodere insieme a sette chili di esplosivo nella moschea di Peshwar, situata nei pressi dell’area residenziale della polizia di Police Lines a Peshawar, capoluogo della provincia di Khyber Pukhtunkhwa. 

Ancora non è chiaro come sia stato possibile per l’attentatore addentrarsi nella moschea, che pullulava di fedeli recatisi nella struttura per la preghiera di mezzogiorno. Il giovane 25enne suicida p riuscito ad eludere i controlli esterni ed interni.  

Secondo quanto appreso, la moschea pakistana è anche parzialmente crollata a causa della violenza dello scoppio. Il numero delle vittime è stato talmente elevato che l’ospedale Lady Reading, la struttura in cui vittime e feriti sono stati trasportati, ha avuto qualche problema a gestire l’importante flusso di arrivi. 

In questa situazione, il presidente della repubblica, Arif Alvi, insieme al primo ministro, Shehbaz Sharif, dopo essersi recati sul luogo in cui è accaduto l’attentato hanno definito l’accaduto una «tragedia umana inimmaginabile».  

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ultimo aggiornamento: 31 Gennaio 2023 15:15

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